CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
niente di nuovo. - Fuso mio, gira e trotta! - Chi vi ha fabbricato questo palazzone, comare Formica? - Venne il vento e portò i sassi. - E poi? - Venne
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
da che si erano messi a sonare e a cantare. Lasciarono trascorrere una settimana e tornarono di nuovo davanti al portone del palazzo reale. Alle prime
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
persuadersene. E sentiva di nuovo, su la punta della lingua, la domanda: Siete voi la Fortuna? - Ma rammentava - oh, non aveva sognato! - di avergliela già
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
gente. Si stesero per terra e si addormentarono. Parecchi giorni dopo, ecco di nuovo quei due, ma questa volta travestiti da muratori, con un palo e un
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
boscaglie più fitte, l'ardore del Reuccio si accresceva. I suoi compagni si stancavano, si riposavano; ma egli li rampognava e si slanciava a un nuovo assalto
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
labbra, di tutto il viso, torcendo gli occhi, cacciando fuori a più riprese la lingua, che il Re sorrise e stese di nuovo la mano per fargli una carezza
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
: - Quel fiore non c'è! Il giardiniere, intanto, non desisteva dal portargliene ogni mattina uno nuovo. Aveva riflettuto che la Stregaccia, volendo un
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
povera madre voleva baciarle i piedi per ringraziarla; ma la Fata, diventata di nuovo bella, fosforescente, coronata di fiori, le spariva a un tratto
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
, e quasi mettessero in atto un gioco nuovo, il Reuccio e la Reginotta disposero torno torno nella gran sala tutte le dame di palazzo e i cortigiani; e
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
, rigida, ferma. - Tentiamo di dormire, moglie mia. Verso mezzanotte, di nuovo: - Hai sentito? Si è mosso qualcosa. - Ti sarà parso; vediamo. Ma prima che